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Nato nella città dalmata di Lissa il 7
settembre 1919, è stato un classico attaccante di scuola friulana
tra i più conosciuti del panorama nazionale. Insieme all’amico e
coetaneo Luigi Zorzi,
ha mosso i primi passi calcistici nella squadra del proprio paese,
la Pontinia Pasian di Prato; quindi, dopo due anni trascorsi nelle
file della piccola società udinese Bellotto Sport, nel 1937 viene
acquistato dall'Udinese dove disputa tre campionati.
L’allenatore della nazionale Vittorio Pozzo lo nota e lo convoca per
una partita della rappresentativa goliardica italiana contro
l’Ungheria; Degano ha così modo di vestire la prestigiosa maglia
azzurra e di segnare anche una rete a Torino il 23 maggio 1940.
Nell'estate 1940 viene acquistato dalla Fiorentina e già nella sua
prima stagione nella massima serie diventa uno dei beniamini della
tifoseria che lo soprannomina “la gazzella viola”.
Nel 1942 viene acquistato dal Livorno e con la formazione amaranto
nel ruolo di ala sinistra sfiora subito la conquista dello scudetto,
concludendo la stagione 1942-43 alle spalle solamente del Grande
Torino.
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Al termine della stagione i campionati
vengono sospesi per le vicende belliche; Degano e il suo amico Zorzi
riescono ad ottenere l’esonero dal fronte libico e disputano il
girone giuliano del campionato Alta Italia 1944 nell'Udinese di
Alfredo Foni. Il 5 gennaio 1944 sposa quasi in sordina, visti i
tempi di magra, Onorina Cosattini, da cui avrà tre figli: Enzo
(1944), Anna (1954) e Claudio (1957).
Terminato il conflitto fa rientro al Livorno, con il quale partecipa
a due prestigiosi campionati (1945-1947).
Con il Milan è protagonista di due intense stagioni nel periodo
1947-1949 al fianco di famosi giocatori (Puricelli, Carapellese,
Annovazzi e Gunnar Nordhal). Nel 1949 viene ceduto al Venezia,
sempre in Serie A, nonostante avesse richiesto di passare
all'Udinese per chiudervi la carriera.
In laguna Degano ritrova continuità di impiego e disputa tre
campionati (1949-1952).
Nel 1952, a 33 anni, abbandona il
calcio professionistico concludendo la carriera tra i dilettanti,
con le squadre del Casarsa e Tarcento.
Tornato a Pasian di Prato, volendo rimanere nell’ambito sportivo,
gestisce con la moglie il bar ENAL dedicandosi contemporaneamente e
con successo all'attività bocciofila.
Diventa per qualche tempo anche l'allenatore della Pasianese: nel
1970 porta la prima squadra dalla terza alla seconda categoria e gli
juniores al secondo posto nel campionato regionale di categoria. I
ragazzi, per ringraziarlo della sua umanità, rigore e dedizione, gli
regalano spontaneamente una medaglia d’oro.
Si spegne il 1º aprile 1978 a soli 58
anni con lo stesso riserbo che aveva caratterizzato tutta la sua
breve vita. A Pietro Degano, unito in questo all'amico
Luigi Zorzi, è
dedicato il Polisportivo Comunale di Pasian di Prato. |